FIRENZE – “Siamo di fronte da tempo ad una vera e propria emergenza nazionale. Gli incidenti sul lavoro con morti, feriti e invalidi rappresentano una realtà inaccettabile. Stiamo parlando di qualcosa come mille morti sul lavoro lo scorso anno, ai quali è, necessario aggiungere i circa 7000 morti per il lavoro (postumi di infortuni, malattie professionali ecc.), senza dimenticare, gli infortuni che danno luogo a invalidità temporanee o permanenti , i suicidi di chi il lavoro non lo trova, o anche soffre situazioni di stress da lavoro.”
A Firenze per presentare le “Linee guida per la dignità e la sicurezza nei luoghi di lavoro” messe a punto con una pubblicazione dal Mcl regionale patrocinata dal Cesvot, il presidente nazionale del Movimento Alfredo Luzzi, nel primo anniversario della tragedia di via Mariti, ha sottolineato come “di fronte a questa situazione drammatica e complessa, bisogna, fra l’altro invertire la diffusa tendenza che considera un costo gli interventi sulla sicurezza mentre invece sono un investimento”. Fra le proposte che ha avanzato quella di valutare la possibilità di riversare almeno .parte degli utili accantonati negli anni dall’ Inail, oltre 40 miliardi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro .
Nell’ intervento con il quale ha illustrato le linee guida destinate soprattutto ai giovani che si affacciano nel mondo del lavoro, il presidente regionale del Mcl Pierandrea Vanni ha sottolineato che “se è doveroso ricordare tragedie come quella di via Mariti, per la quale ci auguriamo che venga fatta piena luce su tutte le responsabilità perché certamente non è stato un incidente di percorso, è altrettanto doveroso impegnarsi in tutti i modi per la dignità e la sicurezza sul lavoro”. All’ iniziativa del Mcl ha partecipato anche la vedova dell’ operaio abruzzese residente a Collesalvetti Luigi Coclite che ha ringraziato per la grande vicinanza e solidarietà che le sono sempre riservate. Nella foto da sinistra il presidente Mcl di Livorno Eleuteri, il presidente Mcl regionale Vanni, la presidente di Firenze Gonfiantini, la signora Simona vedova dell’operaio Coclite, il presidente nazionale Luzzi.
